mercoledì 11 gennaio 2017

In questa citazione di Daniel Pennac scopriamo una particolare idea del concetto di paura.

Citazione di "Storia di un corpo" - Daniel Pennac - "Mi è tornato in mente l'aneddoto di quell'escursionista caduto dalla falesia. Sostiene che il terrore l'ha abbandonato nell'istante in cui ha capito di essere spacciato. Alla fine l'hanno salvato i rami di un albero. La paura è tornata insieme alla speranza che qualcuno venisse a tirarlo fuori da lì"
Citazione di "Storia di un corpo" - Daniel Pennac




Questa citazione di Pennac non avrebbe bisogno di essere contestualizzata. E' un'idea del concetto di paura. E' un punto di vista basato su un'esperienza concreta o forse, come lascia sottintendere Pennac, ispirato da un vecchio racconto. "Storia di un corpo" è un romanzo il cui protagonista decide di scrivere un diario da consegnare alla figlia dopo la sua morte. E' il diario del suo corpo, 70 anni di cambiamenti, dolori, piaceri raccontati attraverso i sintomi "materiali" percepiti. "Signori e signori" - scrive nell'appunto dei 70 anni 8 mesi e 3 giorni il protagonista - "moriamo perchè abbiamo un corpo, ed è ogni volta l'estinzione di una cultura".

"Storia di un corpo" non mi ha entusiasmato particolarmente, preferisco senza dubbio il Pennac che racconta le esilaranti vicende del signor Malausséne, ma il passaggio che vi propongo mi ha particolarmente colpito:

"Mi è tornato in mente l'aneddoto di quell'escursionista caduto dalla falesia. Sostiene che il terrore l'ha abbandonato nell'istante in cui ha capito di essere spacciato. Alla fine l'hanno salvato i rami di un albero. La paura è tornata insieme alla speranza che qualcuno venisse a tirarlo fuori da lì"

Dunque questa citazione di "Storia di un corpo" di Pennac ci dice che la paura che qualcosa accada dipende solo dalla speranza che la stessa cosa non accada? Nel momento in cui la speranza svanisce, svanisce anche la paura?

Che ne pensi?