Quando vidi "La grande bellezza" al cinema non ero solo. Ero con la mia ragazza (ora ex) e con una coppia di amici. Avevo scelto io il film da vedere ed usciti dalla sala gli sguardi perplessi dei miei compagni di cinema pretendevano spiegazioni. Io avevo un gran sorriso stampato sulla faccia ed un'aria sognante. Non avevo nessuna intenzione di dare spiegazioni, perchè un film del genere o ti assorbe completamente o non può essere spiegato. Io quella sera per 142 minuti sono stato catapultato in un altro mondo. Poi invece, dopo l'Oscar, la promozione la pubblicità e la fama fecero incredibilmente "capire" quel film a tutti. La macchina della popolarità si era messa in moto. Va beh, sto divagando. Ovviamente la citazione che oggi vi propongo è tratta da "La grande bellezza", film di Paolo Sorrentino che vede come protagonista Jap Gambardella, interpretato magistralmente dal grande Toni Servillo. Jap è uno scrittore e poeta divenuto con gli anni re della movida romana. Ha scritto un solo libro nella sua vita e Sorrentino ci racconta la sua crisi artistica e il filo delicato su cui Gambardella barcolla, in bilico fra una sensibilità d'animo non comune ed una vita fatta di lussi sfrenati, serate di bella vita a base di alcool e droghe e di vuoto totale. In qualche modo questo film ricorda il cinema di Fellini, che ho citato in questo blog con il suo capolavoro 8 1/2, per il suo andare sognante, per alcune immagini particolarmente suggestive e per una filo narrativo particolarissimo. Comunque, dicevo, in questa citazione Jap Gambardella racconta un episodio che racconta della sua differenza, della sua visione particolare della vita, della sua sensibilità e profondità.
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citazione de "La grande bellezza" - Paolo Sorrentino |
Qua sotto un splendida scena de "La grande bellezza" in cui si mostra un salotto classico della "Roma bene" in cui Jap, tira fuori tutto il suo cinismo e afferma la sua visione delle cose. Ah, in questo film ovviamente si parla anche d'amore!